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22-06-2021
DOLORE MUSCOLARE
STRAPPO O CONTRATTURA?? Possiamo tranquillamente affermare che tutti in modo più o meno grave,abbiano sofferto di un dolore di natura muscolare. É uso comune in un linguaggio quotidiano definirlo strappo,ma entrando più nello specifico si pùò capire che la natura di un dolore muscolare ha caratteristiche di diversa gravità. Infatti si pùò partire da una lesione più superficiale che coinvolge la fascia che lo riveste (epimisio),come primo tessuto danneggiato,per poi arrivare se la lesione è maggiore,a uno strato più profondo coinvolgendo le fibre vere e proprie del muscolo. Ciò che permette di classificare queste lesioni è infatti l′entità del danno,sia per estensione che per profondità e, ne differenzierà il trattamento e i tempi di guarigione. Da qui nasce l′esigenza di dare una classificazione alle lesioni,creando una scala di gravità che ormai tra i vari specialisti è stata individuata in gradi di lesione,dove con il primo grado sarà considerata una lesione minore,per arrivare fino al terzo dove la gravità sarà maggiore. Solitamente sono gli arti ad esserne colpiti e più nello specifico quelli inferiori. Completamente diversa è la genesi del contrattura. Per definizione,si tratta di un muscolo solitamente nella sua totalità,che dopo uno sforzo intenso e prolungato nel tempo,non ha la capacità di ritornare al suo tono basale,rimanendo quindi in ipertono. In altre parole questo muscolo rimarrà contratto e dolente per alcuni giorni,ma senza lesione di fibre. LA CLASSIFICAZIONE: Il primo grado come detto è la lesione meno grave,pur rimando nel campo della patologia. In questo caso non sarà sempre presente un′impotenza funzionale,anzi generalmente salvo nelle prime 24-48 ore,l′uso dell′arto risulterà possibile,quantomeno per ciò che potrà essere il cammino se parliamo di arti inferiori o prendere oggetti se parliamo di arti superiori. In questo grado di lesione sarà presente una certa quantità di liquido infiammatorio,ma non di sangue proprio perché il danno sarà superficiale. Nel secondo grado la lesione inizia ad essere più invalidante,legata al fatto che coinvolgerà in modo discretamente importante,un maggior numero di fibre muscolari,tale da produrre sia edema,che un ematoma, anche se non sempre sarà visibile in superfice,ma che sicuramente si localizzerà nella zona perilesionale. Questo grado di lesione richiede già un periodo di riposo per non aggravare ulteriormente la situazione,mentre il dolore potrà essere presente nei primi 5/7 giorni dall′evento. Il terzo grado è sicuramente la lesione più grave ed altamente invalidante. Spesso se succede in un evento sportivo,l′atleta deve essere sostenuto a braccia o,dove presente accompagnato fuori dal terreno di gioco con una barella. In questo caso si avrà une vera lacerazione delle fibre(strappo) e spesso una volta guariti si potrà comunque notare un piccolo avvallamento che rimarrà per il resto della vita. COME FACCIO A CAPIRE SE HO UNA LESIONE?? La sintomatologia di una lesione muscolare,può variare da persona a persona. Il linea di massima l′evento si manifesta con un dolore più o meno acuto avvertito nella zona della lesione,durante un gesto più o meno ampio. Spesso lo si descrive come una scossa,una puntura,o confuso con la sensazione di un crampo ma che non avviene. In questo caso si manifesta quello che si chiama riflesso miotatico,cioè la difesa tramite strutture presenti nei muscoli che il corpo possiede per evitare che lo stiramento prosegua creando un ulteriore danno al muscolo. Le cause predisponenti sono: mancanza di riscaldamento generale e specifico, preparazione fisica non idonea, sollecitazioni eccessive, movimenti bruschi e violenti,squilibri posturali e muscolari, mancanza di coordinazione. Le lesioni muscolari sono frequenti soprattutto in ambito sportivo,ma ciò non esclude in nessun modo che anche persone che conducono una vita più sedendaria,possano subirne nel corso della loro vita. COSA FARE UNA VOLTA AVVENUTA LA LESIONE?? La cosa migliore da fare oltre al sospendere l′attività,sarà l′applicazione di ghiaccio locale,per un tempo di 15-20 minuti per più volte al giorno ,avendo cura di proteggere la cute tramite un fazzoletto o simile per evitare quella che potrebbe essere un′ustione da ghiaccio. Anche bendare il muscolo interessato sarà un ottimo sistema che permetterà di contenere l′edema e,ridurre il dolore. Inutile cercare di allungare il muscolo colpito,anzi la contrattura di difesa che il muscolo attua spontaneamente indotto da sistema nervoso,servirà a non aggravare ulteriormente la lesione. Il riposo oltre al ghiaccio e bendaggio sarà sicuramente il trattamento più adeguato nei primissimi giorni. QUALI ESAMI É MEGLIO ESEGUIRE?? L′esame per eccellenza se non ci troviamo di fronte a una lesione molto importante,o estremamente profonda rimane l′ecografia. Solitamente per far sì che il quadro della lesione si stabilizzi è meglio lasciar passare almeno 48 ore,per poi eseguirla nei giorni successivi. Solo in casi particolari si può arrivare ad eseguire una risonanza,ma il più delle volte se l′ecografia è ben eseguita non sarà necessaria. TERAPIE E TEMPI DI RECUPERO: La fisioterapia in questi casi sarà sicuramente d′aiuto,con terapie fisiche che avranno come obbiettivo quello di eliminare il dolore,favorire il riassorbimento dell′edema e dell′ematoma,nel caso la lesione sia importante. Spesso infatti il solo periodo di riposo non è sufficiente,perché in questi casi il rischio sarà quello di avere una riparazione della lesione che porterà al formarsi di una cicatrice fibrotica,non elastica,che potrà alla ripresa dell′attività dare sensazione di tensione,dolore e favorire una recidiva.Non da meno le terapie,saranno d′aiuto per potenziare quei processi metabolici che già di per se il corpo ha per la riparazione delle lesione. Una volta sparito il dolore,il lavoro sarà più rivolto al recupero e rieducazione del muscolo,per portarlo ad un livello ottimale,che consenta la ripresa dell′attività sportiva in sicurezza. I tempi di recupero variano ovviamente a seconda del tipo di lesione e il muscolo colpito. Possono andare dalle 3 settimane nelle lesioni di primo grado,fino a 2/3 mesi nelle lesioni di terzo grado